Anche Spigno Saturnia, con l’inchiesta della Procura della Repubblica che vede iscritti nel registro degli indagati il sindaco, la giunta, due funzionari e il titolare della ditta incaricata della raccolta dei rifiuti, per il reato di abuso d’ufficio, si è «accaparrato» un proprio caso rifiuti. Seppure nascendo da presupposti assai differenti da quelli che hanno fatto scattare le indagini nei Comuni di Gaeta, Ponza e Minturno, ancora una volta è la spazzatura a registrare irregolarità tali da indurre la Procura ad aprire un fascicolo. E stavolta le indagini dei carabinieri, quegli stessi militari che per due giorni hanno fatto capolino nel Comune di Spigno Saturnia per svolgere accertamenti e reperire atti relativi alla gestione della raccolta dei rifiuti, sono state coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Maria Cristina Pigozzo. Indagini serrate nel corso delle quali sono state riscontrate irregolarità circa l’eccessivo numero di proroghe del contratto di appalto a favore della società di Castelforte, l’Ambroselli. Verifiche che hanno portato alle otto iscrizioni nel registro degli indagati per il reato di abuso di ufficio. Una notizia che sembra aver colto di sorpresa i diretti interessati. E il clima di tensione che si respirava ieri nel Palazzo comunale di Spigno era evidente. Preoccupazione e grande tensione per una indagine che sicuramente andrà avanti. L’esame della documentazione acquisita dalle forze dell’ordine proseguirà, sicuramente, anche nei prossimi giorni. Accertamenti utili a stabilire anche eventuali ulteriori coinvolgimenti.
fonte Latina Oggi


venerdì, luglio 29, 2011
GioventùSpignese

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