Si torna a parlare del parchetto di Capodacqua. Vento (UDC):"Crediamo che ci sia bisogno di un progetto capace di coinvolgere più enti".
Si torna a parlare di degrado nella periferia di Spigno Saturnia. Si torna a parlare del parchetto e della pista ciclabile di Capodacqua. A denunciarne l'abbandono e il grave stato di incuria in cui versa il sito naturalistico è ancora una volta il gruppo civico di opposizione "Esperienza e Gioventù" del Pdl. «A circa due anni dai lavori che hanno visto la realizzazione del percorso ciclabile lungo il rio Capodacqua - ha dichiarato il gruppo consiliare -risulta evidente come la mancanza di programmazione e l'incuranza nella manutenzione degli spazi pubblici possa vanificare l'utilità degli stessi e allo stesso tempo mettere in pericolo la salute di persone e visitatori che si recano in questi luoghi alla ricerca di un sano contatto con la natura». Rispetto allo scorso ottobre quando il capogruppo Carlo Pampena lanciò un appello alle autorità competenti, la situazione non è affatto cambiata. Anzi, semmai è andata peggiorando: diversi tratti della pista risultano letteralmente scavati dall'azione delle acque che durante la stagione invernale tracimano ripetutamente dal fiume allagando i campi circostanti e l'intero percorso. «La totale mancanza di manutenzione da parte del Comune fa il resto - ha accusato il Pdl -. Ci ritroviamo una pista ciclabile abbandonata che per essere resa fruibile e messa in sicurezza necessita l'impiego di nuovi soldi pubblici. Una offesa ai contribuenti se si pensa che per l'intero sito sono stati spesi circa 200mila euro».
Ma anche un punto a sfavore del turismo locale. A rilanciare, infatti, è stato il capogruppo dell'Udc Salvatore Vento: «È chiaramente mancato un controllo da parte dell'amministrazione sulla realizzazione dei lavori. Oggi avere un'opera del genere, senza una sana manutenzione, non serve a nulla. Le istituzioni si pongono spesso la domanda su quale turismo a Spigno, poi nella pratica dimenticano che abbiamo dei piccoli gioielli. Crediamo che ci sia bisogno di un progetto capace di coinvolgere più Enti affinché si provveda alla piena fruibilità del sito in chiave prettamente turistica».


martedì, maggio 17, 2011
GioventùSpignese

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